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SOCIOLOGIA: LA PARTECIPAZIONE POLITICA

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  LA PARTECIPAZIONE POLITICA La partecipazione politica include tutte le azioni che i cittadini intraprendono liberamente allo scopo di produrre cambiamenti nella vita della collettività. Il fenomeno della partecipazione politica è molto antica e  esso risale alla democrazia ateniese, nella quale i cittadini liberi partecipavano direttamente alle decisioni della vita della pôlis (democrazia diretta).  Nelle democrazie   attuali, invece, la partecipazione non può più essere diretta, perché lo Stato moderno ha un'estensione territoriale che le città greche non possedevano: pertanto il popolo, a cui appartiene la sovranità, oggi la esercita attraverso i suoi rappresentanti liberamente eletti.  la forma per eccellenza di partecipazione politica è quella delle consultazioni elettorali.   Oltre al voto, negli Stati democratici ci sono altre modalità per partecipare alla vita politici, che possono essere classificate a seconda dell'impegno che richiedono alle persone: • una modalità d

SOCIOLOGIA: WELFARE STATE

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 WELFARE STATE ORIGINI E PRINCIPI  Nella seconda metà del XX secolo, gli Stati europei sconvolti dalla guerra e dall'esperienza totalitaria ritornarono alla legalità e alla democrazia. In questo contesto storico si affermò un nuovo modello di rapporto tra Stato e società, efficacemente indicato dall'espressione Stato sociale, che rappresentò una tappa significativa del processo di integrazione tra Stato e società.  Il Welfare State è lo Stato che non abbandona il cittadino, ma lo assiste in ogni momento della sua esistenza, fornendogli gratuitamente una serie di servizi essenziali a cui un tempo provvedevano le famiglie e le associazioni caritatevoli o solidaristiche. Successivamente diffuse in altri Stati europei, tra cui l'Italia, attraverso una serie di importanti riforme sociali realizzate negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, di cui citiamo le più importanti: nazionalizzazione dell'industria elettrica ( 1962); innalzamento dell'obbligo scolastico a

SOCIOLOGIA: STATO MODERNO E LA SUA EVOLUZIONE

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STATO MODERNO E LA SUA EVOLUZIONE STATO MODERNO E SOVRANITA’ La parola "Stato", adottata nel Principe (1513) di Niccolò Machiavelli per indicare il potere politico organizzato, deriva dal latino status, termine usato originariamente per designare una "posizione" o situazione, tanto pubblica e collettiva quanto personale e individuale. Nell'espressione status rei publicae il termine indicava la situazione dello Stato.  Con il  tempo, l'espressione res publica ha finito per designare  una forma di Stato specifica, quella repubblicana, per l'appunto. Per alludere al genere, e non solo a una specie particolare, si è adottato invece il termine status, ovvero "Stato', che contraddistingue il lessico politico dell'Europa moderna. Secondo Max Weber, il cambiamento di significato del termine "Stato" corrisponde a  un cambiamento radicale nella natura del potere politico verificatosi proprio in età moderna, quando fanno la loro comparsa gli

SOCIOLOGIA: LA POLITICA DALLO STATO ASSOLUTO AL WELFARE STATE

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 IL POTERE CHE COS’E’ IL POTERE ln generale, con il termine potere si intende la capacità di ottenere degli effetti, di produrre dei cambiamenti o di esercitare un'influenza. Nell'ambito particolare dei rapporti interpersonali e sociali, il potere coincide con la capacità, posseduta da singoli o da gruppi, di modificare il comportamento di altri singoli o di altri gruppi.  Da questa definizione possiamo ricavare due aspetti fondamentali del potere: • in primo luogo, si tratta di un concetto che non si riferisce a una cosa, a un'entità, ma che coglie una relazione tra due singoli, tra due gruppi o tra un singolo e un gruppo; • in secondo luogo, quello di potere è un concetto bifronte, perché si può riferire sia a un comando impartito da un uomo (o da un gruppo) a un altro uomo (o gruppo), sia a un semplice "poter fare", "essere in grado di".  LA PERVASIVITA’ DEL POTERE  la centralità del potere nell'ambito della vita politica non deve far dimenticare

METODOLOGIA DELLA RICERCA: ESPERIENZE CLASSICHE DI RICERCA

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  ESPERIENZE CLASSICHE DI RICERCA HOWARD BECKER: UNO STUDIO SUI MUSICISTI DA BALLO La ricerca di Becker si muove nel solco della scuola di Chicago e della metodologia che la caratterizza: quella della ricerca etnografica, basata sull'utilizzo dell'osservazione partecipante e finalizzata alla ricostruzione delle cosiddette subculture, cioè di quel complesso di idee, norme e modelli di comportamento che, all'interno della società globale, caratterizzano gruppi o categorie sociali particolari, in genere ignorati o poco conosciuti. Come lo stesso Becker spiega nel suo saggio, l'esperienza di osservazione si svolge tra gli anni 1948 e 1949; suonando con varie orchestre in diversi tipi di locali, Becker raccoglie il materiale soprattutto nei momenti di lavoro, ma anche negli uffici dove i musicisti si recano alla ricerca di ingaggi. Prende appunti su ciò che vede e ascolta, ma riesce a rimanere in incognito: per la maggior parte delle persone, è solo un musicista tra gli altr

METODOLOGIA DELLA RICERCA: GLI IMPREVISTI DELLA RICERCA SOCIOLOGICA

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  GLI IMPREVISTI DELLA RICERCA SOCIOLOGICA L'EFFETTO HAWTHORNE L'espressione effetto Hawthorne deriva dal nome degli stabilimenti Hawthorne della Western Electric Company, un'azienda produttrice di telefoni situata a Chicago, all'interno della quale Elton Mayo condusse a partire dal 1927 delle ricerche sull'organizzazione del lavoro.  Nelle prime indagini Mayo e collaboratori si proposero di verificare l'influenza di alcune condizioni materiali (illuminazione dei locali, ritmi di lavoro, pause, rumori) sulla produttività di un gruppo di operaie: una classica rilevazione del variare delle risposte al variare degli stimoli. Ci si accorse ben presto che la produttività aumentava sia nel gruppo di prova sia in quello di controllo e indipendentemente dal variare delle condizioni materiali di lavoro.  Poiché l'unico stimolo esterno comune ai due gruppi era la presenza dei ricercatori impegnati a rilevare gli effetti delle variabili introdotte, si comprese che esse

METODOLOGIA DELLA RICERCA: GLI STRUMENTI DI INDAGINE DEL SOCIOLOGO

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 GLI STRUMENTI DEL SOCIOLOGO METODI QUALITATIVI E QUANTITATIVI I metodi qualitativi producono resoconti, analisi approfondite, descrizioni e valutazioni della realtà sociale in cui la quantificazione numerica è modesta o del tutto assente, mentre è centrale la preoccupazione di capire come e perché si verificano certi fenomeni sociali. Appartengono ai metodi qualitativi l'osservazione partecipante, l'intervista libera non strutturata, la trascrizione di fonti orali, le storie di vita. I metodi quantitativi , si interessano maggiormente del "quanto e quante volte" e danno luogo a misurazioni dei fenomeni sociali sinteticamente esposte sotto forma di tabelle e statistiche numeriche o di rappresentazioni grafiche.  Appartengono ai metodi quantitativi gli strumenti più usati nelle inchieste di medio raggio, come l'intervista e il questionario strutturati. I metodi qualitativi consentono un'approfondita conoscenza di pochi casi esemplari o particolarmente signific